Questo mese è stato pubblicato questo studio.

I pazienti che vengono sottoposti a discectomia lombare (asportazione del disco intervertebrale) vanno comunemente incontro a radicolopatia lombosacrale. (cioè dolore lombosacrale con coinvolgimento della radice nervosa)
Questi pazienti spesso vendono rioperati per problemi di stabilità vertebrale e vanno incontro a fusione.
Hanno consultato il registro sanitario United States Network of Health Records. Hanno cercato dal 2003 al 2023 per pazienti maggiorenni (>18 anni) che avevano ricevuto una discectomia lombare.(asportazione di un disco intervertebrale). Senza eseguire fusione né applicazione di strumenti esterni.

Hanno poi suddiviso in due gruppi i pazienti. Quelli che si sono sottoposti a terapia manipolativa vertebrale chiropratica (specificatamente non di altre figure professionali che utilizzano manipolazioni vertebrali) e quelli che hanno seguito un protocollo medico standard (farmaci, antiinfiammatori, oppioidi, miorilassanti)
Hanno visto che i pazienti che entro l’anno dall’intervento avevano ricevuto manipolazioni chiropratiche era meno probabile che venissero rioperati.

Nello specifico il 13% dei pazienti operati che facevano uso di farmaci era andati incontro a nuova chirurgia mentre il 7% di quelli che si erano rivolti dal chiropratico erano stati rioperati. Questi pazienti avevano ricevuto in media 6 terapie chiropratiche nei successivi due anni dall’intervento.
Il gruppo di pazienti era 756 (378 per gruppo)

Con solo 6 visite chiropratiche il numero di reinterventi sì è ridotto del 50%.!
chi sa quale sarebbe la percentuale con un programma di cura regolare, per più lungo tempo.


Tutti dovrebbero avere un #chiropraticodifiducia

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