È arrivato il momento di parlare di Dario,
ha subito un grave incidente marzo 2022 con conseguenze importanti in termini di paralisi e autonomia.
Abbiamo cominciato a lavorare a febbraio 2023.

oggi ad un anno di distanza non c’è stato una settimana che Dario non ha fatto progressi.
Ogni nuova strategia per ridurre la spasticità (esercizi, allungamenti, rotazioni, trazioni, specchio, metronomo) veniva associata a movimenti oculari, coordinazione testa/occhi, aggiustamenti chiropratici vertebrali e altre strategie.
Perché? Perché per potersi muovere bene nello spazio bisogna avere mappe precise dello spazio. Le mappe dello spazio si creano e si aggiornano costantemente grazie alla precisione dei movimenti oculari e della coordinazione testa/occhi.
Più la sua corteccia cerebrale danneggiata dall’incidente viene attivata tanto più ridursi la spasticità e controllare il corpo, recuperare equilibrio, certezza della deambulazione, lucidità mentale, capacità di concentrazione, gestione delle emozioni , dello stress, e resistenza alla fatica fisica e mentale.

Quindi tutti gli sforzi fisici fatti,e gli allungamenti (anche dolorosi) trovano un senso perché poi con il lavoro oculare il suo cervello cambiava ed era in grado di mantenere e utilizzare i passi avanti.

questi sono i risultati fin qui raggiunti in questo anno. Ora il grosso del lavoro è riconquistare la sua piena dimensione di individuo. Il corpo ora glielo permette.

2 risposte a "Caso clinico: recupero da trauma cranico"

  1. salve sono la mamma di un bimbo di 5 anni che ancora non parla,ci è stato detto che è nello spettro autistico,vorrei informazioni riguardanti la chiropratica e se puo aiutare il nostro bambino,e il costo delle sedute,noi siamo della provincia di Palermo grazie attendo una sua risposta

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