Possono modifiche dello stile di vita invertire la coronaropatia²?
Lifestyle heart trial
Il titolo da solo è già uno “sballo” (scusate il termine “giovane” e poco professionale). È provocatorio, patafisico e irriverente nei confronti del pensiero corrente. Possono modifiche dello stile di vita invertire la coronaropatia²? Lo studio si propone di fare questa verifica e rispondere a questa domanda in un anno. Non so se un anno vi sembra un periodo lungo o breve, ma vi posso assicurare che è brevissimo.
Lo studio venne condotto in questo modo: furono selezionate quarantotto persone cardiopatiche che avevano fatto una coronarografia (catetere in una arteria della gamba fino al cuore dove si inietta un mezzo di contrasto che ai raggi X visualizza le arterie coronarie e fa vedere se c’è ostruzione). Le quarantotto persone avevano la bellezza di centonovantacinque lesioni coronariche (ostruzioni), quindi più di quattro ostruzioni ciascuno. Di questi quarantotto pazienti, venti, presi a caso, continuarono la loro terapia standard (gruppo di controllo) e ventotto furono invitati ad apportare cambiamenti generali al loro stile di vita (gruppo sperimentale). Nel gruppo sperimentale le ostruzioni (stenosi4) diminuirono dal 40% al 37,8% (in media), mentre nel gruppo di controllo la stenosi4 aumentò dal 42,7% al 46,1%.
Immagino che siate un po’ confusi, quindi cerchiamo di essere più chiari. Un’ostruzione del 100% vuol dire che il sangue non passa più, e a valle si verifica un infarto. Quindi avere un’ostruzione che diminuisce vuol dire allontanarsi dalla possibilità di avere un infarto. Nel gruppo di controllo invece l’ostruzione aumentò; in proporzione, peggiorò più di quanto non migliorò nel gruppo sperimentale. La meraviglia delle meraviglie è che in un solo anno “Ornish & friends” dimostrarono che cambiare stile di vita fa guarire il cuore. Avete già letto in che termini il Dott. Esselstyn definisce la cardiologia moderna, vi ricordo che la chiama “palliativa” perché ha l’obiettivo di rallentare non di guarire. Infatti, il gruppo di controllo ebbe un peggioramento.
Dall’introduzione:
Questo è il primo studio clinico controllato randomizzato eseguito per verificare se pazienti al di fuori di un ospedale possono essere motivati a sufficienza da fare e mantenere un cambiamento dello stile di vita e se questo da solo possa risultare in una regressione dell’aterosclerosi6 coronarica.
Al di fuori di un ospedale, è una precisazione non da poco. Significa dare piena responsabilità al paziente del proprio percorso terapeutico; renderlo artefice e non oggetto della sua guarigione.
Siamo alla fine degli anni ’80:
In questo momento sono in corso venti studi clinici per determinare se la progressione dell’aterosclerosi6 possa essere modificata; in ciascuno di questi il tentativo è fatto con farmaci, plasmaferesi [filtrare il sangue per sottrarre grasso ndr] parziale bypass ileale [cioè bypassare parte dell’intestino per assorbire meno grassi ndr].