Ben ritrovati a tutti, oggi il Blog torna dalle vacanze. 🙂
Questa estate, che per me è stata salentino-siciliana, ho fatto una vacanza più che dal lavoro da me stesso. Per quasi un mese non ho parlato di medicina, cuori da guarire, ernie dei dischi, chiropratica, economia, poteri bancari finanziari, non ho parlato quasi mai di SCEC, se riuscite a crederci, non ho parlato di “munnezza”. Tornando in me, piano piano, mi sono imbattuto in tutte le attività che ho portato avanti fino a luglio. Mi sono visto in un’etichetta: io sono un “attivista politico”. Mi ha messo a disagio, perché l’etichetta è un marchio, nel mio immaginario, che definisce posizioni politiche estreme. Ho ritrovato il mio agio nel momento in cui mi sono liberato da questo fardello, cioè dal fardello dell’ideologia.
Io sono attivo non passivo. Ma la mia attività è slegata, libera da qualsiasi ideologia. La storia delle civiltà è scandita dalle ideologie che hanno paralizzato la vita e il progresso culturale. Le ideologie sono l’anticamera del “fai quello che dico e non quello faccio”, “vizi privati e pubbliche virtù”.
Per citarne un paio: il comunismo è stata la trappola per applicare regimi violenti e oppressivi; il capitalismo e il libero mercato non sono mai esistiti se non, nei discorsi, per giustificare il saccheggio delle risorse del pianeta. La religioni organizzate non hanno nulla a che fare con la spiritualità, l’amore e il rapporto con il nostro dio.
Ritengo che i sistemi nei quali viviamo non possono permettersi la libertà delle persone, figuriamoci la democrazia. La politica e i politici (come classe) odiano la democrazia. Per questo usano tutti gli strumenti, sia violenti (manganelli) che subdoli (querele, denunce, silenzio mediatico, e tentativi di imbavagliare internet) per impedire l’aggregazione popolare e lo scambio libero di informazioni.
Io sono un attivista politico perché ho bisogno di questa libertà. Ho bisogno di non essere un suddito di un sistema ideologico.
Se mi parlano di destra e sinistra mi stanno nascondendo il su e giù, e cercano di impedirmi di discutere del cielo e della terra con altri.
Se mi parlano di economia e soldi, mi stanno nascondendo la ricchezza delle capacità delle persone, della vita, della verità e della solidarietà.
Allora sì, io sono un attivista politico perché non accetto l’ideologia acquisita del signoraggio bancario, della privatizzazione dell’acqua, dell’inquinamento dell’aria e della terra come prezzo del progresso, e l’ideologia del PIL come misura del benessere.
Io sono un attivista, non mi sta bene che il diamante che porta mia moglie sia stato trovato da un bambino che non sa di avere dei diritti, non mi sta bene che la ricerca medica che ha dimostrato quasi tutto e ne ha indicato le soluzioni sia ignorata e ostacolata. Non mi sta bene che la medicina sia un’industria. Non mi sta bene che il papa di questa religione cattolica viva nel lusso e sia lontano anni luce da Alex Zanotelli.
Io sono un attivista…
Ben tornati a tutti…
…e così sia…