In contemporanea con www.arcipelagoSCEC.net

La prova finale dei questa relazione è su come si finanzi il cambiamento. I soldi ai nostri tempi sono il motivatore universale: si fa tutto per soldi, un ora di straordinario in più, un turno di notte, un turno festivo, solo per qualche soldo in più.

Allo stesso modo sono il limitatore universale non si fa una tale cosa per mancanza di soldi a meno che non ci si possa indebitare.

Qualora, e in realtà io me lo auguro, le cose dovessero cominciare a cambiare nella direzione che abbiamo delineato in questi articoli ci troveremo al pettine il nodo dei soldi. Come paghiamo alta tecnologia e alta formazione se abbiamo ridotto la domanda?

A quel punto bisognerà ridefinire il modo di misurare economicamente la salute; bisognerà misurare la ricchezza che è rappresentata dalla salute con una forma di moneta che non rappresenta debito. Mi auguro che il lavoro di consapevolezza di crescita che arcipelago SCEC porta avanti sarà diffuso da rendere applicabile tutto ciò cioè rendere “monetizzabile” la salute, la crescita spirituale, personale invece che la malattia, la sofferenza e l’invalidità.

Se l’utilizzo dello SCEC fosse diffuso potrebbe essere utilizzato per remunerare interventi che sono come spiegato antieconomici, potrebbe essere usato per pagare interventi a basso rendimento ma ad alta efficienza in termini di salute.

Ma potrebbe anche non essere necessario che lo SCEC avesse tanti consensi; se i ruoli tra operatori sanitari, pazienti e Regione, non fossero inquinati dai paradossi discussi, la sanità avrebbe così tante risorse per poter fare tutto ciò. Lo sforzo più grande, l’ostacolo più alto è riuscire a immaginare uno scenario diverso. Se collettivamente si riesce a fare questo sforzo siamo sulla buona strada. Sempre una strada verso l’ignoto, ma interessante e non pauroso.

Guardando le puntate precedenti ed interrogandomi se ho prodotto un testo chiaro o confondente, non so rispondermi, spero solo che traspaia lo sforzo onesto di mettersi in discussione come medico, cittadino e come paziente.

Chiudo rendendo omaggio e consigliandovi le letture:

Noam Chomsky, Capire il potere; Ivan Illich, Nemesi medica; Colin T. Campbell, The China Study; John Robinns, Healthy At 100; Naomi Klein, Shock Ecomomy.

E vi invito a seguire il lavoro di medici per l’ambiente; nograziepagoio.it, e della società nazionale di scienza vegetariana.

Grazie per il tempo che mi avete dedicato.

P.S. Aiutatemi a promuovere il carpool

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