Il mal di testa cervicogenico non è l’unico; sono descritte cefalee aspecifiche, emicrania classica, a grappolo.
Il mal di testa a volte può essere così forte e durare a lungo, da far sospettare di poter morire da un momento all’altro che la testa possa esplodere all’improvviso.*
Ma questo non accade anche se chi ne soffre, nei momenti di dolore disperante, a volte preferirebbe di sì.
Per risolvere al meglio il rebus che ogni singolo mal di testa rappresenta bisogna partire dal buon senso.
Ascoltare il paziente e farsi raccontare cosa il suo mal di testa gli fa e come si comporta, da quanto tempo è presente, cosa lo scatena, cosa lo calma e come e se si è modificato nel tempo.
Se ed in che modo rappresenta un ostacolo nella vita quotidiana, lavorativa e ludico sociale.
In una sola parola bisogna raccogliere l’anamnesi. Questa in realtà vale per tutte le condizioni.
La diagnosi e la terapia è più spesso svelata dall’anamnesi che dalla visita medica. (perciò diffidate di chi non vi fa nell’una e nell’altra).
Nel caso della cefalea è utile tenere un diario dei propri mal di testa perché si hanno sia elementi soggettivi (raccontati dal paziente) che obiettivi cioè non deformati dal ricordo e dalla ricostruzione della memoria.
*Mal di testa di recente insorgenza e di particolari intensità pongono il sospetto da indagare di cause pericolose.
Una risposta a "Il Mal di Testa & i Suoi Rebus. Parte 6"