
Qualche esempio:
Teoria: la terra è in salita e discesa ma piatta.
Osservazione: foto fatta da un satellite, si vede la terra rotonda. Teoria smontata. (Povero Galileo, se avesse saputo volare).
Teoria: in Italia l’informazione è libera.
Osservazione: Emilio Fede. Teoria smontata
Ma torniamo a cose meno serie.
C’è una teoria che però regge alle osservazioni da circa 20 anni. Si chiama la teoria del “dolore alla porta” – Pain-Gate Theory.
Teoria: il dolore e la percezione meccanica (tatto, movimento, pressione ecc.) dalla periferia arrivano al midollo (nella colonna vertebrale) e si trovano in 2 dove c’è 1 solo posto per arrivare poi al cervello. Quando arrivano tutti e 2 passa prima la percezione meccanica. Il dolore deve aspettare che passi “tutta” la meccanocezione.
Osservazione: urtate con il gomito contro uno spigolo e sentite quanto fa male (sensazione dolorosa). Ora muovete e massaggiate il gomito energicamente fino a quando il dolore non sarà diminuito o scomparso.
Il dolore arrivava al cervello indisturbato. Quando è arrivata la stimolazione meccanica il dolore è rimasto alla porta. Teoria del “dolore alla porta”.
Tutto, ma proprio tutto il corpo umano è progettato sul movimento.
tieni anche conto che il binario del dolore è come quello di una linea lenta, mentre quello della mecanorecezione è ad alta velocità… percui se i due treni partono insieme in parallelo, chi arriverà sempre prima dei due? sicuramente la mecanorecezione… sempre che non ci siano imperdimenti che appunto limitino il movimento: in quel caso parte solo il locale del dolore, mentre l’ etr mecanorecetorio rimane in stazione….
lo sai che mi piacciono i treni, oltre che le vertebre libere da impacci.
stefano