Io sono Pino Masciari e voglio tornare in Calabria e sentirmi libero.
Io sono Roberto Saviano e non ho paura di parlare né di scrivere, non della morte, né della vita.
Io sono Giovanni Falcone e non voglio più morire.
Io sono Don Peppino Diana e voglio sapere Dio da che parte sta?
Io sono Alex Zanotelli e non voglio smettere di sentire la sete e la fame dell’Africa stuprata.
Io sono Paolo Borsellino e non posso, anzi non voglio tirarmi indietro.
Io sono Peppino Impastato e la mafia non la faccio entrare nella mia pelle.
Io sono Natalia Romanò e sento la mancanza di Attilio, ma vado avanti e vivo.
Io sono Silvana Fucito e tutti i ragazzi di AddioPizzo e non voglio più finanziare con la mia prigionia e la mia paura la morte e l’oppressione della mia terra.
Io sono Giancarlo Caselli e non so che Stato ho servito tutta la mia vita.
Io sono Salvo D’Acquisto, ma non so se avrei avuto quel coraggio; quindi forse non lo sono.
Io sono Annalisa Durante e voglio avere una vita nuova.
Io sono Franca Rame e ho sofferto la colpevole inettitudine, ignoranza e stasi del senato e del palamento italiano
Io sono gay, lesbica, negro, sloveno, meridionale e mi sono rotto il cazzo di sentirmi diverso.
Io sono il poliziotto in divisa anti sommossa e sono d’accordo con chi protesta e manifesta per difendere la propria terra.
Io ero alla stazione di Bologna e voglio dare la corda all’orologio.
ho trovato tempo fa su un altro blog questa dichiarazione di Riina su Caselli: