Emissione a debito del denaro: è questa la catena. E’ una formula verbale strisciante, sembra di capirla e di afferrarla e invece no.
Il suo contrario non è “l’emissione a credito del denaro”; o meglio: lo è , solo che ugualmente non si capisce cosa sia.
I soldi creati non vengono “assegnati allo stato” ma vengono prestati allo stato. Se lo stato volesse ripagare il debito pubblico non avrebbe più soldi. “I debiti sono i soldi“, questo già da solo è un bel trucco, molto ben ruscito.
Poi ci sono gli interessi, i soldi prestati esistono per poter essere eventualmente restituiti ma i soldi degli interessi che maturano di anno in anno non sono mai stati creati.
Quindi non è possibile restituirli perché “non esistono“.
Visto che scherzo: far credere a tutti che bisogna lavorare-lavorare-lavorare-lavorare e poi ancora lavorare per pagare dei soldi che seppure lavorassimo 100 ore al giorno non potremmo mai guadagnarli perché semplicemente non esistono.
E’ come se per sbaglio fai cadere in mare l’orologio di uno sconosciuto e lui volesse che ti butti in mare e gli riporti 5-10 di orologi a costo che tu debba stare a mare tutta la vita sua e tua.
Meno che abbiamo capito il trucco. Meno male che c’è lo SCEC
Schiavi moderni, che si illudano di salvare i propri risparmi acquistando l’ultimo modello di Suv, magari perchè alimentato a GPL. La mia preoccupazione,
paura è la possibilità del ripetersi della Storia. L’ultimo Zar di Russia, Nicola II° non si preoccupò che durante l’inverno fossero morti di fame e di freddo 5.000.000 (5 milioni) di Russi. In seguito forse non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo. Ma io ho la mania della Storia! ……