Io ho scelto di fare lo sforzo di capire questo sistema, partendo dal buon senso applicato alla formazione medica. Ho deciso di fare qualche passo attivamente per cambiare direzione, in primis per me stesso, poi per la mia famiglia, e per chiunque volesse un aiuto in questo viaggio. Il primo passo è sapere; e ora che siete arrivati a leggere fin qui, il primo passo, vostro malgrado lo avete fatto anche voi.

Non fate l’ingenuo errore di pensare che queste informazioni saranno ben accette in giro, né facili da mettere in pratica, né dai pazienti né dai medici. Se pensate di aver appreso cose di fondamentale importanza, non vi illudete di raccogliere lo stesso entusiasmo. Verosimilmente non sarà così. La storia di Esselstyn non potrebbe essere più chiarificatrice a riguardo. Infatti, nel marzo del 2002 Esselstyn e la moglie, il cui nonno fondò l’ospedale di cui Esselstyn è stato fiore all’occhiello, scrissero una lettera ai direttori della cardiologia e dell’ospedale. Formalmente Esselstyn offriva il suo aiuto per mettere in piedi un programma terapeutico per fermare e invertire la coronaropatia² (casomai ce ne fosse stato bisogno) con un approccio nutrizionale. Con lo scopo di poter offrire anche questa possibilità terapeutica a ciascun cardiopatico che afferiva all’ospedale, oltre agli altri interventi classici, come farmaci a vita e chirurgia più o meno invasiva. Che il paziente potesse scegliere sembrava il minimo. Provate ad immaginare la risposta: SILENZIO. Dopo sette settimane (quasi due mesi), Esselstyn cominciò a telefonare ai destinatari della missiva e dopo diversi dinieghi riuscì a parlare con loro: con toni abrasivi e sbrigativi la risposa fu che non c’era alcun interesse in quello che Esselstyn stava cercando di fare. Ma la vita ha sempre un lato ironico e il tempo a volte dà soddisfazioni. I “pezzi grossi” della Cleveland Clinic, a loro volta cardiopatici, sono andati da Esselstyn per farsi “guarire il cuore” e seguono il suo programma.

Fino ad oggi ho trattato diversi primari della clinica, e anche membri del consiglio di  amministrazione. Uno di questi, con il quale sono in confidenza, una volta mi disse: se venisse fuori che all’ospedale abbiamo questo programma per invertire la coronaropatia² e che viene seguito dai primari e dai membri del consiglio di amministrazione senza venire offerto ai pazienti, porterebbe  ad una causa legale.

Tratto liberamente da: T Colin Campbell “The China Study”

Continua…

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