il sig. Flavio ha commentato l’articolo su Piero Angela e le poveri sottili.
Rispondo:
Salve Flavio,
non sento che i “miei titoli” valgano molto in questa questione. Questo è buon senso, basta un ragazzo di 15 anni, che guardi poca televisione, e che non abbia conflitti di interessi con il buon senso, appunto.
Per inciso, ho letto l’articolo e non mi sono fermato alla pagina con gli sponsor. Sono andato fino all’ultima pagina dove manca ogni referenza a quello che viene detto nel corpo dell’articolo.
Già il povero veronesi è stato colto con le mani nel sacco a citare ricerche aggiungendo un “non” oppure omettendo pezzi di frasi, con l’ingenuo scopo di avvalorare le proprie bugie con le ricertche altrui. In questo non è possibile fare questo gioco di verifica.
Questo studio va scartato in primis, perché non è scientifico, non soddisfa nemmeno lo straccio di apparenza di studio scientifico; poi perché mente deliberatamente e allude come fa Fede in ogni suo TG; perché non argomenta nulla di ciò che dice; infine perché è finanziato da chi ha primari interessi nei risultati e può massivamente usare i risultati per giustificare il proprio operato.
Non conosco Mercalli, per rispondere agli altri due esempi:
Pallante scrive libri su di un movimento, dal quale (dal movimento) lui non guadagna nulla. Ma ciò che dice lo argomenta con riferimenti che sono verificabili.
Vannetiello poi non va creduto, ma va scrutinato e verificato. Dopo di che va verificato se cambia idea senza una ragione intellettualmente onesta, o che non sembri intellettualmente onesta, o se non applica a se stesso le cose che sostiene di pretendere dagli altri.
La raccolta differenziata è falsa. La prego verifichi. Il 35% di raccolta è ridicolo. La differenziazione non significa recupero di materia. Dove c’è un inceneritore (che nello studio ovviamente truccano da termovalorizzatore per renderlo semanticamente accettabile) la raccolta differenziata è incompatibile. Seppure chiedono ai cittadini di differenziare poi bruciano tutto.
Il caso dell’inceneritore di Colleferro è esemplare, la Campania ancora più drammaticamente è un esempio, ma l’esempio migliore è Brescia, come ha spiegato il servizio di exit. Tutto il rifiuto differenziato direttamente nel forno tutto insieme.
Su questo blog, mi sono occupato di Filtri Anti Particolato che nello studio sono nominati (come tecnologia non come FAP), mi sono occupato del Centro riciclo di Vedelago 99% di materia recuperata e raddoppio di posti di lavoro a 1500€ al mese per 15 mensilità.
Lo studio in esame è di 26 pagine, usate per dire nulla. Per mentire, per parlare di traffico urbano e per parlare di caldaie a pellet. Per dire che la quantità di ultra fine è “trascurabile”, allo stesso tempo dice che il metodo di misurazioni non è adeguato. Che hanno usato nuova tecnologia, ma non la spiegano, dice che non ci sono prove scientifiche né sospetti sufficienti per escludere q priori questa tecnica di smaltimento. Dice che non ci sono prove che l’ultrafine, il nanoparticolato supera la barriera polmonare ed entra nel circolo sanguigno: è semplicemente falso, l’ho pubblicato anche io lo studio sul mio blog.
… ogni paragrafo prima delle conclusioni è un festival di bugie, le conclusioni ridicole.
Al di là di questo. Il buon senso e la termodinamica con i suoi principi non ancora smentiti.
Spero che questo testo sia all’altezza dei miei titoli, soprattutto quelli fino ai 18 anni. 🙂 In generale questa è la mia opinione degli esperti.