Un ADE (Adverse Drug Event) è un evento avverso dovuto a farmaci; è un effetto collaterale. In questo caso parliamo di effetti collaterali quando il farmaco è assunto su prescrizione medica, quindi non di propria iniziativa.
Un collega mi ha passato questo articolo: “Effetti Collaterali da Farmaci in Pediatria. Analisi su Scala Nazionale (negli USA ndr) in un periodo di 11 anni”*.
L’analisi si riferisce ai dati del “Centro Nazionale di Statistica Sanitaria” delle prestazioni mediche e ricoveri al Pronto Poccorso di pazienti in età 0-18 anni tra il 1995 e il 2005, per effetti avversi a farmaci. Questi sono i risultati:
- in media 585,922 visite / anno per effetti collaterali.
- Il 43,2% (quasi la metà) di questi erano bambini dai 0-4 anni.
- I farmaci più implicati: Antibiotici.
Le conclusioni degli autori: dal momento che sia l’incidenza di ADE che i tipi di farmaci implicati variano notevolmente, ci suggerisce che una strategia di monitoraggio e prevenzione degli ADE potrebbe essere più efficace se fosse specifica per età.
Nell’introduzione, a pagina e745, si riporta che il 56% dei bambini ha ricevuto almeno un farmaco nella settimana precedente e il 26% ne ha presi due di farmaci.
Ho provato a riportare l’articolo in modo asettico senza enfatizzare e quindi suggerire una interpretazione. Però il prurito di commentarlo è fortissimo… non resisto, non resisto… devo resistere…. devo resistere… no… no… sì… sì…
*Pediatrics Volume 124, number 4, october 2009: e744 – e750