Tra le persone che formano una comunità , gli scambi commerciali dovrebbero avere una natura circolare; i beni e i servizi devono essere scambiati all’interno della comunità assicurando che la terra, l’acqua e l’aria non vengano sfruttate, altrimenti il cerchio si apre e la sopravvivenza dell’ambiente e delle persone è messa a rischio per lungo periodo. Finché la circolarità è conservata la sostenibilità dell’economia è possibile.
All’interno del cerchio bisogna includere e considerare uomini e donne. Il progresso e la prosperità deve circolare tra tutti gli uomini e le donne che partecipano. Quando la linearità è presente ci troviamo di fronte alla schiavitù in diverse forme, violenta e brutale, le grosse compagnie multinazionale sono i grossi compratori, acquistano e producono prodotti in aree dove il lavoro è a buon mercato e poi li rivendono in altri luoghi a prezzi più alti. La loro missione è il profitto, focalizzando l’attenzione su costi bassi e prezzi alti. Sono transnazionali, rifuggono le responsabilità, in genere ricevono fondi pubblici per sviluppare e creare poi lavoro in posti lontani, spesso pagano molto poco o per niente le tasse e poi trasferiscono la produzione in altri posti quando le condizioni non sono più così vantaggiose. Spesso accade che le grosse multinazionali quando impiantano un centro commerciale creano il deserto intorno perché i piccoli commercianti non possono competere con loro.
I piccoli commercianti si muovono all’interno di un modello economico circolare, mentre le corporazione spingono fortemente sulla linearità e sul massimo profitto. La linearità dei processi economici ha guidato lo sfruttamento delle popolazioni nelle aree del mondo in difficoltà di sviluppo, per mimare la circolarità in una determinata comunità o un paese o ha portato lo sfruttamento, la distruzione della terra e dell’ambiente nei paesi poveri per preservare l’apparente circolarità nei paesi ricchi dove i parchi nazionali e la vita selvaggia degli animali sembra essere la prova del rispetto dell’ambiente.
Il capitalismo di Stato, il primeggiare del profitto, le meccaniche monetarie, il debito infinito sono tutte componenti di un paradigma che ha dato prova di essere un fallimento soprattutto perché è lineare, basato sulle leve di potere che misurano la forza sulla capacità di generare sofferenze in luoghi lontani dallo sguardo del pubblico.