L’allora segretario di Stato USA Magdalene Albright intervistata in diretta televisiva su 60 minutes, rispose: è stato doloroso ma ne è valsa la pena.

La domanda tragicamente era: “ in Iraq sono morti circa 500mila bambini come conseguenza diretta delle sanzioni americane, ma ne è valsa la pena?”.

Se poi vogliamo considerare lo sterminio sistematico dei civili, con strumenti militari dal Vietnam fino all’Iraq e all’Afghanistan avremmo di cui parlare a lungo e non va dimenticato che nei rapporti delle operazioni militari desegretate o filtrate in qualche modo, si scopre che queste sono precise esecuzioni di ordini, non orrori di una macchina perfetta: bombardare, bruciare, radere al suolo, cancellare villaggi interi, con il loro trascurabili particolare d donne bambini anziani e anche uomini civili.

Tutte queste operazioni diventano gravi solo quando vengono esposte all’opinione pubblica.

Ed immediatamente come un mantra sentiamo dai media che quelli sono casi isolati e non sistematici, sono delle mele marce di un frutteto bellissimo.

In altre parole per portare avanti genocidi, olocausti e assassini di massa hai sempre bisogno di un sistema di controllo dell’opinione pubblica.

Oggi accade sia decontestualizzando le notizie sia seppellendo in un mare di bugie quelle verità insostenibili che vengono fuori.

Continua…

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