Le cose della mia vita mi hanno portato un po’ a trascurare “Guarire il Quore”, nel senso di progetto. Mi sono rimaste pochissime copie cartacee del libro e la settimana scorsa un mio paziente mi ha portato orgoglioso le sue analisi. Colesterolo: 153 Mg/dl. Niente Male!

Sono passati due anni dalla prima tornata di analisi che mi sono state mandate, ora il gruppo ha 377 membri. Se ciò che facciamo non lo comunichiamo non esiste!

Vogliamo provare a comunicare di più e possibilmente meglio?

Mi date una mano?

P.S. Ho provato a parlare e regalato e/o fatto leggere il libro ad una decina di cardiologi e una ventina di medici di base. Lo hanno trovato molto interessante. Non li ho più sentiti sull’argomento. È un cambio di prospettiva, che la classe medica ha perso completamente. Questo è un mondo da ripensare completamente.

3 risposte a "Progetto “Guarire il Quore”"

  1. La cosa più “facile” è prescrivere statine, si sentono a posto con la coscienza e pensano di fare il meglio per il paziente, e d’altra parte così gli viene detto dalle linee guida.
    Se ad un cardiopatico non viene prescritta una statina, il medico non rispetta le linee guida. Poi pian piano bisogna aumentare la quantità di statina, poi c’è l’ipertensione, poi arriva anche il diabete…
    La medicina attualmente è solo basata sui farmaci, non tentano di fare nient’altro. Ci sono dei diabetologi che cercano di istruire i pazienti ad una vita più attiva…ma è proprio una battaglia, guai a togliergli la porchetta!

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