Il mal di testa è un sintomo aspecifico. Nel linguaggio medico-scientifico significa che una gran quantità di opzioni possono portare al mal di testa. A memoria posso elencare: alcuni cibi, esposizione a tossici chimici, farmaci, esposizione a luci particolari, pressione atmosferica, pressione arteriosa alta e/o bassa, ambienti rumorosi, tensione emotiva, stati febbrili, influenzali disturbi metabolici, anemia, eccessiva tensione muscolare (cefalea muscolo tensiva).
Perciò il mal di testa è un rebus; per venirne a capo bisogna trovare una chiave, una chiave di lettura, bisogna riuscire (o fallire) a decifrare un codice.
Mi piace usare una metafora matematica e vedere il mal di testa come un equazione con molte incognite.
Quindi il mal di testa = ciascuna e più delle voci elencate sopra.
La collaborazione tra medico e paziente sta nel dare insieme un peso a ciascuna variabile e decidere quale abbia peso zero e quindi ignorarla e quale ha un peso importante e cominciare a lavorare proprio su quella.
Da un punto di vista professionale il mal di testa è un bella sfida; è interessante, quasi mai uguale a se stessa. Oliver Sacks (neurologo- scrittore) evoca un immagine che condivido; cito a memoria: “il mal di testa è un problema musicale e ha bisogno di una soluzione musicale”.
gentile dottore, aggiungerò una cosa che sa dell’incredibile: Grazie mal di test!.
Ne ho sofferto per troppo tempo in forma grave, poi molto lentamente, da sola, ho trovato ‘la chiave’. Oggi, sono passati venti anni, convivo con quel che resta, ma soprattutto, sfrutto i doni che mi ha lasciato. A chi mi domanda cosa m’è successo, rispondo: ” mi si sono aperte le sinapsi!”
Grazie Rosetta, per la sua testimonianza…