Anche questo articolo è a firma del Dott Biagio Ciccone.

E’ la forma di mal di testa e quindi di dolore in assoluto peggiore che un uomo possa patire, non a caso i francesi la chiamano anche “cefalea da suicidio”, poiché un tempo alcuni malati si procuravano autolesioni mortali al capo per il dolore. Per fortuna è molto rara, colpisce infatti 1 persona su 1000 con cefalea e 1 su 100.000 della popolazione generale, di questi colpiti il rapporto maschio femmina è di 3 a 1, anche se si sta assistendo ad un aumento di donne con cefalea a grappolo. L’età di insorgenza della malattia è compresa tra i 20 e i 40 anni.

La cefalea a grappolo si divide in una forma episodica ed una cronica. La forma episodica è fatta di attacchi in uno o più periodi dell’anno, con un intervallo libero di benessere di diversi mesi, durando da 30 a 60 giorni. La forma cronica è invece presente tutto l’anno e tutti i giorni, al massimo con un intervallo libero da crisi non superiore ad un mese . Entrambe le forme si manifestano con un dolore violentissimo in regione oculare, orbitaria, periorbitaria o temporale, solo ed esclusivamente da un lato della testa e sempre dallo stesso lato; il dolore è come una lama di un coltello che penetra nel cranio, e si accompagna a lacrimazione dell’occhio, arrossamento oculare, lieve chisura dell’occhio dal lato colpito, a volte sudorazione frontale, naso chiuso o che gocciola, edema della palpebra. Il paziente è agitato e non trova giovamento col riposo.

Gli attacchi hanno la caratteristica di insorgere sempre nelle stesse ore del primo pomeriggio o della prima parte della notte e si ripetono più volte nella stessa giornata fino a 8-10 volte.

Le ipotesi recenti sull’origine di questa forma di cefalea primaria, riferiscono di un generatore nell’ipotalamo posteriore (una parte profonda del nostro cervello deputata al controllo della temperatura, centro della fame e della sete, controllo della pressione arteriosa, di alcune emozioni, e sede di rilascio di diversi ormoni importanti), che interagisce in modo anomalo con il controllo delle vie del dolore. Certamente è una forma di cefalea altamente invalidante che compromette la vita sociale, affettiva e lavorativa del soggetto. Tuttavia oggi possediamo un farmaco specifico, l’unico in grado di far passare il dolore in pochi secondi (il sumatriptan sottocute).

Per la terapia di prevenzione, invece, vi sono diversi farmaci da poter utilizzare con discreto successo, fino all’ultimissima scoperta di uno stimolatore intracranico ipotalamico, applicato SOLO a quei pazienti in cui ogni tipo di terapia è risultata assolutamente inefficace.

2 risposte a "Mal Di Testa & i Suoi Rebus. Cefalea a Grappolo."

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