Come dovrà essere la sanità nei prossimi dieci anni? Come ve la immaginate voi? Cosa dovrebbero essere gli ospedali tra dieci anni? Quali sono i passi da fare per andare in quella direzione? Potete commentare sotto questo articolo o scrivermi in privato. Tutte le frustrazioni che animano le sale d’attesa degli ambulatori e le soluzioni che immaginate, provate a scriverle. Sono fiducioso che l’‘intelligenza collettiva produrrà soluzioni di buon senso, possibili e libere.
Ve lo chiedo perché io stesso no so che medico sarò tra dieci anni, so solo che vorrei sentirmi a mio agio nella missione morale che l’essere medico mi suggerisce. Vorrei far parte di una categoria professionale che gode di giusta credibilità al posto della odierna diffusa sfiducia e disapprovazione.
In sanità, a mio avviso, più che in ciascun altro settore bisogna tenere bene presente la differenza concettuale tra un bene e una merce.”I beni sono oggetti o servizi che soddisfano un bisogno o un desiderio, mentre le merci sono oggetti o servizi che si vendono. (M. Pallante) ma non tutti i beni devono essere comprati e non tutte le merci soddisfano un bisogno.
Beni & Merci non sono sinonimi; a volte coincidono ma a volte no e in sanità, a mio avviso, coincidono pochissimo perché il prodotto della sanità è la salute, che non puoi impacchettare spedire oltreoceano, spacchettare buttare riciclare ecc. La salute è funzione delle informazioni ricevute e trasferite; queste non sono merci, ma beni.
La medicina moderna, industriale non considera, se non in modo marginale, i beni ma solo l’aspetto merceologico e cioè farmaci, interventi chirurgici, screening, analisi di laboratorio, diagnostica per immagini.
La prevenzione primaria (cioè le informazioni) è un bene, non una merce ed è la più potente arma (a mio avviso l‘unica vera) per produrre salute.
La sanità assorbe il 70% del bilancio regionale, quasi tutti i soldi se ne vanno in merci, per il bene Salute non ci sono risorse.
Da tempo seguo e partecipo al Movimento della Decrescita Felice e in particolare con i medici per la decrescita. Ho scritto in passato su questo argomento: cosa è la sanità e dove ci porta. Ho scritto della medicina al contrario e dei suoi paradossi, e ho prodotto per arcipelagoSCEC un documento che analizza più in dettaglio la questione: Sanità: Esercizi di Analisi.
Come già ribadito negli anni scorsi, questo è un blog meridionale e quindi va in vacanza e ci vediamo dopo l’epifania lunedì 9 gennaio.
Spero che passiate un felice periodo di feste. Se potete non vi indebitate.
Il direttore generale dell’Oms dell’epoca Halfdan Mahler definisce l’eradicazione del vaiolo come “un trionfo dell’organizzazione e della gestione sanitaria, non della medicina”. Parole pronunciate in occasione di un meeting in Kenya, al quale partecipava anche il direttore del programma di eradicazione Donald Henderson. A cui fu chiesto quale fosse la prossima malattia da sconfiggere.
Henderson prese il microfono e rispose: “la cattiva gestione della sanità”.
Fai clic per accedere a Vaiolo_Storia.pdf
“La salute del cittadino è la vera base sulla quale si fonda la felicità e la forza di una nazione.”
Benjamin Disraeli
Il paradosso di questo sistema è che se gli italiani da domani cominciano a mangiare bene e ad avere stili di vita più vicini alla Natura e solo l’1% della popolazione si ammala, questo sarebbe un grave danno per gli operatori sanitari, perchè togli loro il lavoro.
Comincerei a produrre salute partendo dal cibo.
Ciao Luca!!
Ottimo Toni!! Hai focalizzato il cardine chiave del problema sanità.
“Se mangiamo male, nessun medico ci può curare; se mangiamo bene, non abbiamo bisogno di nessun medico.”
Dr. Victor G. Rocine
Riporto un esempio:
L’incipit del dott. Berrino: “Il tema di questa sera è “Scacciare i mercanti dal Tempio!”
Il Tempio è il corpo del bambino!!
I bambini sono un “mercato” formidabile” un mercato enorme…
E i mercanti ne approfittano!!
dott. Franco Berrino – Video “Il cibo del bambino”
Partendo dal cibo (e dall’ambiente) si arriva ai farmaci e ai vaccini!!
La fidelizzazione incrociata dei “clienti” presenti e, soprattutto, futuri da BigFood a BigPharma!!!
d’accordo raga, ma la realta` degli assoluti se ne fa poco mi sa..
Il sistema e` in continuo movimento, su se stesso e attorno alla galassia (bella li’, rotazione rivoluzione traslazione.. ).
Se curiamo il cibo secondo me nel frattempo il sistema si risistema e non si rimane senza lavoro no.. guadagneremo meno e ci saranno meno disuguaglianxe, questo sicuro, ma non e` anche questo il motivo percui lavoriamo? 😉
Un medico che guadagna quanto un cartolaio, ma non sono un socialista. il medico piu’ di ogni altro medico deve farlo perche` ci crede ed e’ la sua vita. Forse. fanculo la grana.
ditemi che ne dite del rispetto e della riverenza.. dite che un medico pagato poco viene ascoltato meno dal paziente e la compliance crollerebbe?
bella storia cumpa`! me piasce.
Credo nella formazione della popolazione, la cultura medica che scende dalla torre di cristallo e si da in pasto alla popolazione, anche ignorante.
L’unica terapia e` la cultura, il medico dovra` essere solo un pratico somministratore di informazione e amore.
Non sai nulla se non sai dirlo. Il medico non puo` piu’ parlare medichese se non solo e forse neanche coi suoi amigos della fottuta saletta caffe’.
Problemino: la prevenzione non fa soldi. 😦
La sanita` e` il piu’ ricco e sicuro affare: lesinerai in ogni spesa ma mai sulla tua salute e quella dei tuoi cari.
Quindi la vedo dura, mi sembra quasi che prima bisogni cambiare il sistema capitalistico… forse.. o forse si puo’ provare a fare nel frattempo. 😉
Like this blog! Lo posto sul mio facebook, cosi’ magari quelle 6 persone che ci passano lo vedono.. 🙂
ciaooooo
La sanità del futuro dovrebbe avere fondi derivanti dallo Stato (sovranità monetaria) e non da banche private.
Una volta ottenuto questo ogni cittadino avrà il servizio che gli spetta, prevenzione inclusa; lo Stato avrà ciò che serve per ricostruire una città che ha subito un cataclisma; le scuole e le università avranno risorse per insegnanti, formazione, ricerche e strutture valide.
La sanità del futuro potrebbe essere l’elemento cardine del profondo cambiamento di questa società… l’elemento che potrebbe far sorgere nuove idee, un uomo nuovo, alternative e opportunità per questa nazione fino ad oggi martoriata.
Grazie Luca per gli spunti che ci offri.
Andrea Conti