Il molto semplice e il troppo complicato sono la stessa cosa. Una cosa è semplice o complessa in base ad una prospettiva in base ad chiave di lettura, in base all’onestà intellettuale. Muovere un braccio o un bicchiere è un gesto semplice, spiegarne le leve di forza e i meccanismi neurologici che lo rendono possibile è molto complicato. Una cosa semplice ma incredibile è complicatissima. È la comprensione la discriminante.

C’è anche la convenienza delle difficoltà, della complessità così come della scarsità. Se fai una cosa semplice, ma riesci a farla vedere molto complessa, la puoi vendere ad un prezzo migliore. Se hai abbondanza di qualcosa ma riesci a crearne la scarsità allora generi una possibilità di esercitare un po’ di potere.

Se quando discuti hai bisogno di darti un tono devi parlare di complessità, di difficoltà altrimenti saresti una persona normale, comune, semplice. Sempre più spesso nelle discussione mi ritrovo a dire “sembra difficile ma è semplice” è solo incredibile ma è semplice.

Sono i conflitti di intenti che rendono tutto complicato.

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