La raccolta della storia clinica è un componente fondamentale per poter capire cosa accade ad un paziente, per poter fare una diagnosi.
Però raccogliere la storia di un paziente non è facile.
Non lo è perché i paziente spessissimo sono confusionari, ricordano male, divagano, perdono il punto di quello che ti stanno raccontando. Questo si verifica perché in generale si sente la pressione a fare in fretta, ma sopratutto quando si è sofferenti da tempo, o in modo molto acuto è proprio difficile organizzare il pensiero.
Dall’altra parte i medici hanno la loro buona reputazione di non ascoltare, di essere sbrigativi nella raccolta della storia clinica.
Ad ogni modo l’effetto netto è che si rischia di non capire.
Per ovviare a questa situazione, chiedo a tutti i miei pazienti che prendono un appuntamento di prima visita di compilare un modulo dal proprio pc o smartphone molto dettagliato in modo che possono prendersi il tempo di organizzare i pensieri e rispondere con calma a tutte le domande.
Come insegnavano all’università: “la diagnosi te la racconta in paziente se sai fargliela dire.”