Viviamo nell’Era dell’Informazione, o forse ogni epoca è stata l’era dell’informazione, solo che la divulgazione e il controllo era letteralmente invincibile nei secoli scorsi.
I papi avevano amanti e figli, ma erano faccende private e non se ne discuteva in osteria.
Le informazioni sono così importanti che tutti i più grossi gruppi finanziari, bancari e multinazionali hanno nelle loro mani i grossi network televisivi e giornali.

Internet per ora gli sfugge, anche se le manipolazioni vengono fatte anche lì.

Ma oggi parliamo di ricerca scientifica.
Se conoscete un ricercatore che lavora in Italia e lo vedete depresso, abbracciatelo e dategli sostegno morale.
Viene pagato una miseria, non raramente non viene pagato, per essere rigoroso e forse sa che se scopre qualcosa che possa rendere la vita migliore a tutti, non potrà usarla, almeno che non abbia degli alti costi di produzione e possa essere venduta ad alti prezzi.
Se scoprisse qualcosa che costasse poco il suo brevetto verrebbe comprato da una multinazionale che lo terrebbe chiusa in una cassaforte, in una botola a 2-3 Km di profondità nel mezzo del deserto….ovviamente dopo aver buttato la chiave. (non si sa mai che venga “scoperto” il nascondiglio.

Provate a pensare quali sono le cose che avremmo bisogno di sapere e ricercare, che ci renderebbero la vita migliore. Ho detto migliore non più lunga.

-Da medico, mi vi verrebbe da dire subito: la cura del cancro, del diabete, delle cardiopatie, dei disturbi psichiatrici, sociali… e con un piccolo “conflitto di interessi” dei mal di schiena e dei disturbi della colonna vertebrale vari.
-Da medico che respira direi: modelli di trasporto, di riscaldamento o raffreddamento a emissione zero.
-Da medico che respira e che sta tra le persone direi condizioni di vita che non sopportino più che persone vivano come schiavi.
-Da medico che respira, che sta tra le persone e che ha un conto in banca direi: il modo per liberarsi da questi sistemi usurai.

Continua…

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