Gli studi del Prof. Campbell furono finanziati per 19 anni di fila e portarono ad oltre 100 pubblicazioni scientifiche nelle migliori riviste.
Nei tumori causati dall’aflatossina (AF) c’è un enzima che la trasforma e dà un prodotto di scarto che è tossico e si lega al DNA, alla cromatina e ad altre proteine. La prima cosa da fare era vedere se la quantità di proteine assunte riuscisse a modificare il lavoro di questo enzima.
La risposta era sì: dando una dieta con il 5% di proteine, si riduceva al 66% il lavoro dell’enzima e di conseguenza la produzione dello scarto tossico.
Una cosa molto importante era che lo faceva molto velocemente.
Seconda domanda: una dieta a bassa percentuale di proteine era capace di diminuire il legame tra lo scarto tossico e il DNA? La risposta era sì: più bassa era la percentuale di proteine introdotte e più basso era il legame (binding) tra L’AF e il DNA.
Usando le stesse percentuali dello studio indiano, 20% e 5%, la dieta al 5% dava il 72% in meno di legame al DNA e il 78% in meno di binding alla cromatina (i cromosomi).
Inoltre trovarono che la dieta a bassa percentuale di proteine riduceva il tumore attraverso altri meccanismi:
- Faceva entrare meno AF nelle cellule.
- Le cellule si moltiplicavano più lentamente.
- Il complesso di enzimi subiva diverse variazioni che ne riducevano le azioni.
- La quantità di parti importanti di enzimi, che trasformavano l’AF veniva ridotta.
- Si formavano meno legami tra l’AF e il DNA.
Tutto questo “tira e molla” avveniva cambiando un solo fattore: la quantità di proteine assunte con la dieta. Se avessero trovato un farmaco capace di fare tutto questo, si troverebbe anche nel gelato.
Sul mio canale youtube è disponibile ora tutta la conferenza del prof. Campbell con i sottotitoli in italiano.