
Nelle ultime ore di Hitler, quando la “caduta” era imminente, una signora bionda, mamma di tre piccoli, non sopportando che il nazismo finisse, e di vivere in una società diversa e pensando che non avrebbe permesso che i suoi figli fossero cresciuti senza che il progetto hitleriano si fosse compiuto, non trovò altra soluzione che ucciderli dopo averli messi a dormire. Scrisse che dio avrebbe capito.
Poi si suicidò. Per quanto il pensiero di tale gesto mi disturba e mi disarma non posso non riconoscere che le proprie convinzioni possono essere così fanatiche e accecanti da arrivare addirittura a questo.
Perciò ho cominciato a chiedere ai miei interlocutori qual’è il limite per loro?
Ti chiedo scusa lettore se ora ti do del “tu”.
Abbiamo un sistema sociale, economico, politico che è una barzelletta quindi gli argomenti e gli esempi si buttano. Possiamo partire dalla politica ad esempio:
cosa dovrebbe dire e/o fare Veltroni per te, che lo hai apprezzato come sindaco di Roma, per farti incazzare al punto di scendere per strada o scrivere una lettera di disapprovazione?
Cosa dovrebbe dire e/o fare Berlusconi per te che sei di destra per darti il sospetto e/o la certezza che ti ha preso per il culo?
Cosa dovrebbe fare Legambiente per te, che la sostieni, per metterti il dubbio che è poco ambientalista?
Cosa dovrebbe fare e/o dire Bruno Vespa o Emilio Fede per farti venire lo schifo e spegnere la televisione?
Posso continuare all’infinito ma credo che il mio pensiero sia chiaro, quindi da qualche tempo se non riesco a ricevere risposta ad una domanda di questo tipo mi ritiro dalla conversazione, o semplicemente sorrido e faccio di sì con la testa: l’anestesia è profonda.
Cosa dovrebbe accadere ad un figlio, per far decidere ad una madre di posare la macchina e andare in bicicletta a prenderlo a scuola?