Prendete una sala da ballo piena di ballerini danzanti. Mentre girano per la sala in armonia senza toccarsi, fate venire un forte terremoto di una sola vibrazione, ma molto intensa.
Avete appena dato un “colpo di frusta” alla sala. Un numero di ballerini si saranno scontrati, qualche vestito si sarà “strappato”, qualche piede sarà stato pestato, qualche tenda sarà stata tirata giù da qualcuno che voleva mantenersi. Qualcuno avrà rotto gli occhiali, e si sarà “ammaccato”; un livido lì, una “sbucciatina” là.
Questo elenco mi diverte, potrei continuare a lungo, ma temo che stia divertendo solo me.:-)
Ora sostituite le parole vestiti, tende, occhiali, piede, ecc con tendini, capsule articolari, legamenti, faccette articolari, fasce, muscoli ecc.
Alcune di queste strutture vengono “tirate” troppo, altre si scontrano troppo e si creano piccoli strappi, tagli, graffi, ammaccature.
Ciascuna di queste voci si traduce in dolore. Ciascuna di queste lesioni non si vede nelle radiografie, nella risonanza magnetica, nella TAC. Ma fanno male, eccome.
Provate a farvi un bel taglio sul polpastrello del pollice poi verificate, “scientificamente” quanto sarà fastidioso fin quando non sarà cicatrizzato. Alla fine dell’esperimento pensate a decine di questi tagli nel collo, all’interno, non visibile, ma “sentibili”.
Riuscite ad immaginare ora perché dopo un tamponamento, e un colpo di frusta ci sia dolore e rigidità?
Bene.
Taylor JR, Twomey LT”acute injuries to cervical joints: an autopsy study of neck sprain” spine 1993;9:1115-1122