“I profughi di FREESTATA” in mostra
dal 21 Nov al 3 Dic
Napoli – Piazza Bellini – Caffè letterario Intra Moenia
Qualcuno ricorda che in principio fu il nulla quando l’ossigeno chiese all’idrogeno un rapporto a 3.
ce l’hai un amico?
Dov’è?
qua!
Ah qua!
Come Qua?
Qua boh
e la papera galleggiò
Almeno così ricorda Al Zeimer, noto storico freestatiano.
A cosa sarebbero serviti i molti esperimenti della civiltà se fossero rimasti chiusi nello spazio ristretto della terra e i cittadini non avessero avuto la possibilità di dialogare con tutte le forme evolutive della società ed espandersi oltre la terra, occupare lo spazio oltre confine e sul confine stesso, vestire i mutevoli cangianti panni dell’altro?
La mostra è una possibile riposta a questa domanda.
Freestata è un’isola
Fristata ha un “i” sola
Freestata è un sola
Freestata è un sOla
Freestata è un’asola
Freestata è un naso là
Freestata è noi là su
Freestata è far estate
Freestata è arte festa