Lo so che recentemente vi ho parlato di come viene creato il debito infinito, fatto apposta perché non bisogna uscirne; però voglio provare a sottolineare questo aspetto a parole. Lo faccio semplicemente perché quell’articolo ha dato spunto a numerose discussione.
In altre parole il trucco è così semplice che si fa fatica a vederlo.
Spero di essere chiaro…
Qualcuno (un “falsario” qualunque) stampa i soldi, e li presta.
Ne stampa 1000, e li presta con un interesse al 10% ogni anno.
Alla fine dell’anno quindi devono essere restituiti 1100 soldi. Cioè 1000 più il 10% di interessi (100 soldi).
Qui comincia la trappola, comincia a stringersi il cappio (invisibile): come si può restituire 1100 se ce ne sono solo 1000? Non è possibile. Semplicemente non si può.
Il debito generato con questo trucco, non è ripagabile. Perché non sono ripagabili gli interessi su questi soldi. Oppure bisogna chiedere al falsario di stamparne altri. Ed è questo quello che succede, ma il falsario vuole gli interessi anche sulla nuova tornata di stampa.
Così non c’è via d’uscita.
La cultura cattolica ha dimenticato che il giubileo era il momento che chiudeva un ciclo e si ripartiva, si rimettevano i peccati e i debiti. “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori“.
Gesù cacciò a pedate i banchieri dal tempio. Ora la chiesa cattolica apostolica romana SPA possiede una banca, anzi è una banca.
Tutto chiaro ora? Bene.
Mettetevi gli SCEC delle meraviglie in tasca, sono gratuiti, di proprietà di chi ce li ha in mano, non creano debito, non sono a scopo di lucro, sono il nuovo giubileo per “rimettere a noi i nostri debiti e rimetterli ai nostri debitori”. Amen
Meno male che c’è lo SCEC