L’esperimento che riporto di seguito è di quelli che fanno tornare la vista ai ciechi che non vogliono vedere e l’udito ai sordi che non vogliono sentire.
A tutti gli animali fu data la stessa dose di carcinogeno (AF), poi in modo alternato per 12 settimane, cioè 4 periodi di 3 settimane, diedero loro una dieta al 5% e al 20% di proteine. Dando il 20% nei primi due periodi, quindi le prime sei settimane, i foci tumorali si ingrandirono. Dando il 5% di proteine nel terzo periodo, cioè dalla 7° alla 9° settimana, rapidamente i foci ridussero la loro crescita. Dando il 20% di nuovo nel quarto periodo (dalla 10° ala 12° settimana) la crescita di foci riprese.
La stessa cosa succedeva anche mischiando le carte e dando 20% > 5% > 20%.
Traduzione: Cambiando la dieta, ed in questo caso specificatamente la quantità di proteine somministrate, si poteva accendere e/o spegnere la crescita di un tumore.
Ma se è possibile c’è di più. Il corpo ricorda gli insulti tossici e cancerogeni che riceve, e in base a quello che si introduce con la dieta si rende possibile la crescita o meno dei tumori.
Si può svegliare o meno l’attività tumorale. Come se una volta buttato il seme il terreno ricordi che il seme è lì e non appena riceve un po’ d’acqua, dal seme può nascere una pianta ecc…
Se fino ad ora la storia vi è piaciuta state tranquilli perché continua.
Tratto da T Colin Campbell “The China Study” pag. 54 e seguenti.