Continuo a decrescere felicemente. Decrescendo decrescendo sto avendo effetti collaterali non previsti: più decresco e più mi sento crescere.
La mia decrescita alimentare ha preso negli ultimi mesi dimensioni che non avrei potuto immaginare.
Non mangio quasi più carboidrati raffinati, quindi solo pasta e pane integrale. Ho trovato una pizzeria (una storica napoletana) che fa la pizza con l’impasto di farina integrale. Posso pagarla sia con soldi Euro che con soldi SCEC.
La quota di frutta e verdura è aumentata a dismisura, tra un po’ mi spunteranno foglie di lattuga dai padiglioni auricolari.
Il mio senso del gusto è cambiato. I miei geni, il mio DNA è lo stesso, non sono cambiati, ma ora il “gene” che mi fa sentire gli odori, mi regala fragranze che prima seppellivo sotto gli zuccheri e grassi idrogenati.
Il “gene” del sapore mi fa gustare sfumature che sorprendono il “me stesso” di 10 anni fa.
Mi sento un po’ come i sommelier, e lo so di essere ridicolo come loro quando elencano i sapori che percepiscono.