Sono passati oltre 20 anni. Ci fu una esplosione nella centrale nucleare di Chernobyl. Le autorità dell’allora Unione Sovietica fecero finta di niente. Nessuna disposizione per proteggere la popolazione. L’allarme fu dato quando la nube fece schizzare i rilevatori di radioattività in Finlandia di oltre 100 volte.
Furono evacuate oltre 100 mila persone. Ancora oggi i bambini di quelle aree fanno “vacanze disintossicanti” fuori dall’Ucraina. I danni alla vita non saranno mai calcolabili. Ancora oggi l’area è inavvicinabile. Uno scienziato sovietico ebbe a dire, commentando l’operato degli addetti, che “causarono” l’incidente: come piloti che volessero fare delle prove sul motore dell’aereo mentre questo era in volo.
Non sapere quello che facevano fu un arma di distruzione di massa, non avvisare ed evacuare subito la popolazione fu un arma di distruzione di massa a Chernobyl. Le centrali nucleari non sono assicurate. Se fossero così sicure le compagnie se le contenderebbero.
E soprattutto, se la popolazione lo sapesse non le potrebbe accettare.
Liberamente tratto da: L’ambiente e la salute di Alfonso Pompella.