La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa. Quindi è una diagnosi infame. Implica una vita intera di battaglie quotidiane con problemi e disabilità anche imprevedibili.
È una malattia autoimmune. Come abbiamo visto per il diabete di tipo 1, il corpo viene attaccato da se stesso, non si riconosce, anzi identifica parti di sé come nemiche e le attacca con tutto il suo esercito infiammatorio. Negli Stati Uniti ci sono 400mila persone con la malattia. In Italia circa 1500. Cosa accade: il sistema nervoso viene attaccato e ad ogni attacco le ferite riportate in battaglia diventano cicatrici (sclerosi). Negli anni si moltiplicano e diventano Sclerosi Multiple.
Nel tempo le cicatrici interferiscono con l’intero impianto elettrico (il nostro sistema nervoso) e si evidenziano i danni neurologici. È come se un po’ alla volta venissero bruciati piccoli circuiti sulla scheda madre del vostro PC, piano piano comincia a non funzionare, anzi il computer smette di funzionare già al primo fuocherello. Il nostro sistema nervoso invece no, ha molti circuiti ridondanti, per cui prima che un danno si evidenzi bisogna perdere fino al 50% delle fibre nervose.
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