In “collegamento” con il sito del MoVimento 5 Stelle.
La gestione della sanità pubblica deve essere trasparente anche oltre l’osservazione delle leggi, perché è un questione etica non normativa. La trasparenza si traduce immediatamente in efficienza. Consideriamo lo spreco di soldi pubblici in sanità, che diventa immediatamente burocrazia paralizzante, personale non motivato e caduta a picco della qualità del servizio erogato, portando ad indagini fatte senza giuste indicazioni, magari più volte, liste d’attesa inutilmente lunghe.
Lo spreco disarmante di soldi pubblici genera quindi pessima percezione del servizio sanitario pubblico.
I bilanci sono già pubblici ma quanti sanno bene come accedervi? Quanti sono capaci di leggerli?
Come fare: trasparenza “spinta”.
Se i passaggi di soldi sono messi in una vetrina esposta al pubblico, molte dinamiche sottobanco si annulleranno da sole, al costo di qualche stampa, e qualche vetrinetta.
Ci siamo posti un vincolo: trovare soluzioni a COSTO ZERO, oppure minimi.
La trasparenza “spinta” va estesa ai risultati clinici e alle procedure amministrative, soddisfazione dell’utenza, rapporto orari degli ambulatori e costi, assegnazione di appalti, acquisto di forniture, finanziamento di progetti di ricerca ecc.
Il cittadino deve poter sapere, senza tribolare, il flusso di soldi pubblici che una struttura sanitaria riceve e i servizi che eroga.
Ogni struttura pubblica (quindi non solo sanitaria) ha l’obbligo di divulgare con trasparenza il suo operato in modo capillare e aggiornato tecnologicamente, e allo stesso modo deve mettere l’utenza nella possibilità di esprimere il proprio gradimento e dissenso.
I siti internet delle strutture devono avere ben in vista la pagina della trasparenza e devono essere usate a questo scopo gli spazi regionali pubblicitari oltre che le sale di attesa degli ospedali e ambulatori pubblici