Oggi vi propongo una storia recente, quella di Matteo Dall’Osso. È una storia semplice che si può raccontare in poche righe e ci proverò adesso. Ma è un storia che ti mette in discussione come medico e come cittadino.
Matteo a 19 aa riceve diagnosi di sclerosi multipla. Il suo percorso medico prende una direzione ufficiale, fatto di farmaci antiinfiammatori, immunosoppressori e non prevista guarigione, quando inciampa in una informazione che evidenzia il legame tra intossicazione da metalli pesanti e le malattie neurologiche.
Prima toglie le amalgama dalle otturazioni in bocca poi scopre di essere una “spugna” di metalli pesanti, di avere geneticamente un deficit enzimatico del fegato che non gli permette di smaltire nemmeno un po’ di questi metalli pesanti, poi trova un modo per disintossicarsi (terapia chelante).
Dalla sedia a rotelle passa alla vita normale includendo il paracadutismo e una corsa alla Rocky Balboa.
La diagnosi cambia da sclerosi multipla a intossicazione da metalli pesanti in paziente con deficit genetico.
Matteo fa una vita normale, ha sempre lo stesso deficit genetico, ma sta lontano dai metalli pesanti (per quel che può) e con la terapia chelante si può dire che è guarito.
Matteo ha scritto un libro, racconta la sua storia sul suo sito e sta raccogliendo le storie di altre persone con percorsi analoghi al suo.
Avevo approcciato questo articolo in modo più didascalico, volevo spiegare meglio, volevo essere chiaro, volevo raccontare la scienza dietro la storia di Matteo, volevo allargarmi a considerazioni sull’inquinamento dell’ambiente, sull’incenerimento. Ma l’ho ritenuto superfluo.
Il libro di Matteo non è scientifico; è pieno di entusiasmo e di considerazioni personali, è emotivamente coinvolto e quindi c’è un forte condizionamento.
Ma allo stesso tempo il libro di Matteo è molto scientifico perché si sviluppa attraverso domande e la ricerca di risposte congruenti tra un salto nel vuoto e una passeggiata tra le montagne; con ostinazione, onestà intellettuale e un rigore scientificamente equilibrato.
Oggi la scienza non esiste se non viene comunicata, e Matteo comunica molto ed esiste.