Era negli anni 70 che Ivan Illich scriveva i suoi pensieri e e raccontava la Nemesi Medica. La medicina nell’arco dei secoli è mutata insieme alla società. Fino a diventare esattamente lo specchio della società industriale che viviamo (o forse abbiamo vissuto fino ad ora). L’uomo ha perso completamente autonomia nella sua intima e personale gestione della sofferenza, della malattia e per finire della morte stessa. Il sistema sanitario fu creato in Inghilterra per la prima volta con l’auspicio di monitorare meglio la presenza delle malattie, prevenirle con i mezzi (pubblici) messi a disposizione, quindi ridurle e far sì che il Sistema Sanitario gravasse sempre meno sulle casse dello Stato. Pensate un po’: il SS nacque per prevenire, dare più salute alla popolazione e tenere bassi i costi.
Parte dell’esproprio dell’autonomia da parte della classe medica ai danni della popolazione è il linguaggio medico che si complicato al punto che non vengono più usate parole semplici per spiegare ai pazienti quello che sta accadendo, le diagnosi e le terapie. Questo Blog è nato quasi come reazione a questo libro che non avevo ancora letto.
Ad un primo pensiero mi sono detto che Ivan Illich aveva capacità di lungimiranza, di anticipare le cose. Poi in verità ho capito che i segni premonitori degli errori di sistema sono sempre molto precoci; sono gli sforzi e le energie spese per ignorarli che portano a pensare ai dietro front solo quando non c’è niente più che funzioni.
Mi sono chiesto quanti medici hanno letto Nemesi Medica, ma sopratutto quanti stanno poi cercando di far finta di niente.
P.S. Qui potete leggere le mie analisi sulla sanità prima della lettura di Nemesi Medica
Altro bel libro da leggere sul tema è questo:http://www.librisalus.it/libri/tradimento_ippocrate.php
concordo, letto anche io tutto d’un fiato. Molto interessante