Gli occhi sono “strumenti ottici” (cioè per vedere, per trasmettere la luce che il cervello elabora in immagini) e sono anche strutture tonde (più o meno) dentro cavità ossee “fisse” che sono “manovrate” da muscoli che permettono di orientarli nello spazio; ciò significa che gli occhi possono essere considerati, sotto l’aspetto “ottico”, cioè quanto vedono bene alla visita oculistica e sotto l’aspetto “oculo-motore”: cioè come si muovono.

L’ oculomotricità è un vero capolavoro!

I movimenti oculari ci possono aiutare a mappare il cervello. Ci permettono di fissare lo sguardo, inseguire un obiettivo, convergere o divergere gli occhi ecc. e per farlo hanno bisogno di specifiche aree del cervello che controllano le diverse funzioni ed è necessario che queste siano integre.

Come si riconosce questo capolavoro? Dal fatto che quando ci sono parti cerebrali in difficoltà avremo movimenti oculari difettosi e se ci riesce di correggere la motilità oculare corrispondente a quella area cerebrale in difficoltà questa riprende a funzionare.

In tutta onestà questa possibilità tra gli altri aspetti è ciò che rende il mio lavoro una scoperta continua.

Spero di trasferirvi al meglio queste scoperte.

Continua…

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