Il nostro Cervello, e l’intero sistema nervoso centrale funzionano in modo “gerarchico”. Pensare, parlare, capire un doppio senso, programmare una giornata o una vacanza sono funzioni che si posizionano alla fine della catena gerarchica. Infatti sono le caratteristiche che, a partire dalla nascita, sviluppiamo per ultime, dopo qualche anno.
Possiamo semplificare dicendo che un neonato comincia con il guardare, impara a fissare (“con quegli occhioni”), poi guarda muovendo la testa e guardandosi intorno, poi si mantiene seduto sostenendosi sulla colonna. In altre parole sviluppa il suo sistema oculo vestibolo spinale. Poi gattona, poi cammina, poi parla, poi gioca, costruisce, rompe, lancia, acchiappa, chiede, immagina, parla meglio, legge, desidera, sogna, e contemporaneamente è felice, triste, arrabbiato, depresso, malinconico, frustrato, soddisfatto ecc.
Per intenderci, il sistema oculo-vestibolo-spinale è quello che ci fa fare pace con la forza di gravità.
Se un individuo non raffina dalla nascita nel suo sviluppo il suo sistema oculo-vestibolo-spinale tutto l’elenco di funzione successivo non si verifica al suo massimo o per niente, perché sono “gerarchicamente collegati”.
Quindi chi si occupa di Neurologia Funzionale non si stupisce che un ginocchio che si distorce, un condizione di fatica cronica, difficoltà di concentrazione, mal di schiena, difficoltà a ricordare le cose, fatica cronica, debolezza generalizzata, senso di disorientamento mentale, fatica a stare tra la folla, siano associati ad un problema oculo-vestibolo-spinale.
L’aspetto molto importante è che non bisogna avere le vertigini per avere difficoltà oculo-vestibolari. Ed è anche molto importante sapere che con la Neurologia Funzionale si può riabilitare e coreggere.