Fresco fresco di pubblicazione.
Questo studio è una meta-analisi. Cioè è un studio che raccoglie i risultati di altri studi dello stesso tipo, che indagano la stessa cosa, nello stesso modo e fa una sorta di riassunto per concludere se c’è più o meno certezza sui risultati.
Se uno studio dice che se lasci un oggetto quello cade a terra e ipotizza l’esistenza di una forza (di gravità) che lo porta verso terra, può essere suggestivo della presenza di questa forza. Se poi chiunque altro fa ripete lo studio trova la stessa cosa allora possiamo essere un po’ certi che esiste questa forza. Conviene tenerne conto, studiarla, misurarla ecc.
Questa meta analisi raccoglie 19 studi che ha incluso 1256 pazienti di cui un terzo con diagnosi di Alzheimer e gli altri con una forma di decadimento cognitivo che avanzava verso l’Alzheimer.
“Lo scopo di questa meta-analisi era di valutare: gli effetti dell’esercizio sulle funzioni cognitive in soggetti a rischio o con diagnosi di Alzheimer. […]”
“Conclusioni: i nostri risultati suggeriscono che l’esercizio (aerobico ndt) potrebbere invertire il declino delle funzioni cognitive che avviene adulti anziani che sono a rischio di avere la malattia di Alzheimer, e gli effetti favorevoli dell’esercizio sono in gran parte mediati dalla componente aerobica. […]”
In altre parole sappiamo che l’attività fisica aerobica (fare una camminata una corsetta con regolarità) oltre a fare bene in generale potrebbe “invertire” il decorso dell’Alzheimer. Solo per aiutare a comprendere la prospettiva, non si prospetta mai ad un familiare di un paziente con demenza che potrebbe migliorare, e che sarebbe utile inserirlo in una routine di attività aerobiche.
Io personalmente quando mi accorgo che mia madre settantenne non ride e non capisce le mie battute le dico che deve farsi almeno una passeggiata di 30 min al giorno.
Aerobic Exercise may reverse the cognitive decline in Alzheimer’s American College of Sports Medicine (ACSM) 2017 Annual Meeting: Abstract 843/22. Presented May 31, 2017.