Le cicatrici, che cosa sono? Che cosa è una cicatrice? È il risultato della guarigione di una ferita. Una ferita fisica. È anche metaforicamente la guarigione (o mancata guarigione) di una ferita dell’animo.
Io però vi voglio parlare solo della cicatrice fisica.

Quando ci si taglia (si interrompe la continuità anatomica di un tessuto) il taglio con il tempo, non tanto tempo, si richiude e la ferita si rimargina lasciando una cicatrice.
Quando ci si taglia la cute perché si cade, o perché ci scivola il coltello mentre tagliamo il pane, vediamo il sangue. Quando si prende una distorsione ad una caviglia la caviglia si gonfia , o quando per dare un calcio al pallone ci strappiamo dietro la coscia ugualmente è come se ci fossimo tagliati ma internamente, e il gonfiore è il sangue e il trasudato di liquidi che ne consegue.

La cicatrice è formata da tessuto fibroso che si deposita per rimarginare il taglio. Quello che succede è che il tessuto fibroso si deposita in modo disordinato, poi la ferita dovrebbe andare in contro ad una fase di rimodellamento per permettere alle fibre di orientarsi nella direzione di tensione che quel tessuto normalmente subisce.

Questa fase di modellamento è molto, molto importante. Perché il tessuto della cicatrice è molto meno resistente del tessuto muscolare e/o tendineo originale. Quindi il modellamento della cicatrice serve a far orientare le fibre nella direzione delle forze che quel tessuto esercita e/o subisce.

Se stiamo parlando di un strappo muscolare per aver dato un calcio al pallone molto velocemente. e teniamo il muscolo a riposo, senza alcuna attività non permettiamo alla cicatrice in formazione di modellarsi e di orientarsi secondo le linee di forza a cui verrà sottoposta quando sarà guarita, la conseguenza molto prevedibile è che si andrà in contro ad un nuovo strappo con molta facilità, cioè ci vorrà un calcio meno forte per strapparsi nuovamente.

Se stiamo parlando di una taglio da intervento chirurgico il discorso acquisisce proporzioni di maggior importanza perché la discontinuità anatomica interessa a tutto spessore molti tessuti. E il rimodellamento della cicatrice deve avvenire in tutti i piani interessati.
Può succedere che cicatrici a tutto spessore rimangano attive per anni, il processo di guarigione non si conclude mai.

Nella mia esperienza ho visto una cicatrice da taglio cesareo ancora attiva dopo 30 anni, ancora pruriginosa, ancora rossa, con cordoni fibrosi dolorosi e pungenti. Oppure cicatrici da interventi all’addome ancora dolenti e attive, oppure cicatrici per interventi demolitivi al seno, oppure episiotomie, tagli che si fanno a volte durante il parto per aiutare il passaggio nel canale del parto al neonato.

Le cicatrici ancora attive possono, anzi direi devono essere trattate, per far completare il modellamento e la guarigione.
Nel prossimo video vi racconto le cose semplici, facili che in genere sono quanto basta per risolvere la cosa.

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