Le parole andrebbero protette.
La parola integrale ha una storia singolare. Se parliamo di un’auto in versione integrale, ha tutte e 4 le ruote motrici. Se è un nudo integrale sappiamo che è così come madre natura l’ha fatto, (con l’aiuto di photoshop). Se parliamo di un video integrale, sappiamo che non c’è stato nessun taglio, nessuna manipolazione; nessuno a provato a cambiarne il messaggio.
E il grano? Che significa quando il grano è integrale? Significa che ha tutti i suoi nutrimenti. Non gli è stato tolto nulla, per diventare pasta, biscotti, pane.
Però ci hanno rubato il significato; tutti percepiscono che la pasta integrale sia per chi sta a dieta, per chi deve dimagrire, per chi è un po’ malaticcio. E il finto “libero mercato” fa il resto. Per avere il grano integrale ci vogliono meno passaggi industriali, ma a noi ci costa di più.
Ne riparleremo, intanto vediamo un po’ quanti nutrimenti perdiamo quando mangiamo pasta da farina bianca. Siete pronti a stupirvi? Mantenete al mandibola:
Proteine: 25% perse.
Fibre: 95% perse.
Calcio: 56% perso.
Rame: 62% perso.
Ferro: 84% perso.
Manganese: 82% perso.
Fosforo: 69% perso.
Potassio: 74 % perso.
Selenio: 52% perso.
Zinco: 76% perso.
Vitamina B1: 73% persa.
Vitamina B2: 81% persa.
Vitamina B3: 80% persa.
Vitamina B5: 56% persa.
Vitamina B6: 87% persa.
Acido Folico: 59% perso.
Vitamina E: 95% persa.
Scusate mi ero confuso, credevo che fossero tutti nutrimenti di cui avessimo bisogno, invece possiamo farne a meno, altrimenti il mercato della Sanità riduce i fatturati e il paese non cresce. No scusate ancora, il cancro non ha nulla a che fare con quello che mangiamo… o forse sì?
Continua…
Molto interessante questo tema!
Mi permetto di segnalare una lettura parallela aquesta, a chi è interessato all’utilizzo del grano integrale nella cultura contadina contemporanea, in particolare di un’antica sementa di grano: la carosella di Pruno
http://www.tempadelfico.com/public/La_carosella_di_pruno.html
Ti abbraccio Luca!
Maurizio
“riesce o nun riesce, sempre grano è chello ch’esce…” almeno così dice il testo di tammurriata nera. A quanto pare non è così. O forse vuole semplicemnte dire che i i tammurriati neri neri siamo noi. Come medico c’è tutto un caos nel qual questo post impone chiarimento. Il grano. La dieta mediterranea.
Un grande dietologo americano è vissuto in cilento fino alla sua morte per descrivere il magico equilibrio della dieta mediterranea e la sua composizione, sia come nutrienti che come cibi e pietanze. Eppure esistono modelli di patologia basati sulle gliadine e sul glutine. In questo sono ingnorante, am mi piacerebbe sapere il legame. COm’è possibile essere allergici a componenti del grano, e ad esserlo sempre di più solo negli ultimi 50 anni? Sensibilità diagnostica? Pool biochimico acontatto con l’uomo mai visto prima? Non lo so, non è il mio campo arrivo a domande vaghe e pocissime risposte.
Certo lo stile di vita alimentare cambia l’assetto di patologie neurologiche (diete chetogene e epilessia) neuropsichiatriche (molti adducono parziale riduzione di intensità del quadro autistico in alcuni soggetti affetti se fanno dieta priva di glutine, caseina e ipocaliorica) cardiovascolari, endocrine.
Ma è ancora lo studio del medico il posto in cui lo stile di vita cambia e viene responsabilmente invitato al cambiamento? Spesso è solo il luogo della prescrizione farmacologica, che è solo una parte delle soluzioni, a quanto pare.
“riesce o nun riesce, sempre grano è chello ch’esce…” … mah. Speriamo che riesce…
…..è favoloso.non ci sono altri termini.fantastico.complimenti
…meno male che c’è della sana comunicazione per divulgare la sana alimentazione!
Mi interesso di ecosostenibilità quale scelta di vita, lavoro nell’ambito della bioarchitettura e del risparmio energetico favorendo l’integrazione della tecnologia fotovoltaica in architettura per limitare i danni tra l’ambiente costruito e quello naturale, la mia passione è cucinare ed uso solo cibi integrali con gran vantaggio per la salute e per il gusto…faccio anche il pane con farine integrali lievitato con pasta acida. Complimenti per il vostro lavoro!