Quando ero studente di Medicina, nella seconda metà degli anni ’90, ancora c’era la percezione che avere il colesterolo nel sangue troppo basso fosse indicatore di problemi di salute da investigare.

Nei decenni passati ancor di più; ancora oggi i valori di riferimento dicono che il colesterolo non deve superare i 200 mg/dl per stare al sicuro. La media di valore di colesterolo negli Stati Uniti era di 215 mg/dl. La media invece nella Cina rurale era di 127 mg/dl e in alcune aree era anche di 80 mg/dl.

Tutti sappiamo che il colesterolo alto si associa a rischio di infarto ma l’incrocio dei dati raccolti da Campbell diceva chiaramente che quando i livelli di colesterolo diminuivano fino a 90 mg/dl diminuivano di concerto anche la presenza dei tumori al fegato, retto, colon, polmoni, seno, leucemie infantili e dell’adulto, al cervello, stomaco ed esofago (con diversi gradi di significatività statistica).

Questa sì che è una bella lista.

Traduco: Ancora piu’ raggaurdevoli erano i tassi straordinariamente bassi di colesterolo nelle province cinesi di Sichuan e Guizhoeu nel sud est del paese, durante il periodo di osservazione di tre anni (1973-1975) non ci fu una sola persona che morì di infarto al di sotto di 64 anni di età, tra 246 mila uomini in una contea a Guizhoeu e 180 mila donne nella contea di Sichuan.

Dopo che questi dati su livelli così bassi di colesterolo furono resi pubblici appresi da tre ricercatori e medici Bill Castelli, Bill Roberts e Clldwell Esselstyn che nelle loro carriere non avevano visto un evento cardiaco fatale tra i loro pazienti che avevano i livelli di colesterolo al di sotto di 150 mg/dl.

Continua…