L’ultima fase dello sviluppo emotivo cognitivo è la volontà.
Una volta che abbiamo una base di comprensione delle nostre e altrui emozioni e abbiamo la cognizione di ciò che abbiamo intorno allora possiamo anche esprimere in modo sano la nostra volontà, i nostri desideri. Sappiamo dargli un senso, sappiamo cercare il modo di perseguirli, sappiamo chiedere aiuto, sappiamo rinunciarci se il prezzo emotivo è troppo alto e non vogliamo pagarlo. Sappiamo modificare i nostri desideri in base alle nuove esperienze che facciamo e alle nuove sfumature delle emozioni che viviamo.

Forse questa fase dello sviluppo neurologico supera i confini dell’ambito di cui parliamo. L’espressione della volontà di una persona non è nella cornice dei problemi dello sviluppo. Tuttavia, come abbiamo sottolineato nei video scorsi, la gerarchia dello sviluppo non è una staffetta. Per cui una fase termina e si passa il testimone alla fase successiva, quindi tratti del carattere, tratti della personalità, dei possibili ambiti di interesse sono chiaramente presenti molto presto nella vita di una persona.
E allora, a cosa ci serve affrontarlo ugualmente? Ci serve perché possiamo, dobbiamo avere le antenne sensibili a segnali di desideri, volontà, preferenze anche in bambini/adulti che sembrano così in ritardo da non desiderare.
Se avete “obbedito” al mio ordine di leggere il libro di Manuel Sirianni – Il bambino irraggiungibile. Avete fatto l’esperienza rivelatrice: i bambini autistici capisco tutto. E quindi per quanto gli operatori definiscono, descrivono, catalogano le cose, le funzioni, le competenze, le autonomie, bisogna fare lo sforzo di vedere il tutto svolgersi contemporaneamente.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.