L’unico modo di andare a 40 – 50 Km/h 100 anni fa era la caduta libera!
Bisognava buttarsi di sotto per andare a quella velocità e in genere risultava nella morte del “velocista”.
Mi sembrava opportuna questa premessa per sottolineare che il corpo non è “progettato” per rapide accelerazioni e altrettante rapide decelerazioni. Talmente che non è progettato che non era solito sopravvivere a tali evenienze.
Il colpo della frusta è un trauma da rapida accelerazione/decelerazione.
Andiamo avanti…
la cervicale ha una curva (lordosi) con la convessità in avanti e concavità in dietro.
Pieghiamo la testa in avanti, a partire proprio dal capo, la curva della colonna cervicale si appiattisce, mentre quando alziamo la testa (per guardare le stelle) la curva cervicale si accentua, sempre a partire dalla testa progressivamente a scendere verso il basso.
Provate a farlo: abbassate e alzate la testa al massimo e sentite come il collo si muove guidato dai movimenti della testa.
Mi sono trattenuto su questa spiegazione per sottolineare che la colonna cervicale si muove in flesso/estensione in modo armonico a partire dalla testa, appiattendo o accentuando la curva lordotica.